PREFAZIONE di Emma Concettina Maria Furia

Leggere il nuovo romanzo di Andreina Moretti è stato come inabissarsi tra le onde, a tratti forti e violente delle emozioni più tristi e sconcertanti, a tratti invece tuffarsi nelle acque delle impressioni più profonde, quelle più interne che lasciano il segno e ci accolgono costantemente per tutta la vita.La scrittrice ha più volte affermato di trarre dal mare la sua forza e ciò permea prepotentemente in ogni singola parola, in ogni sillaba o lettera scritta. Sfondo ricorrente della trama è dunque il mare, in tutte le forme, ora come metafora della vita, ora come elemento insostituibile che traccia il tragitto, non sempre intellegibile, della narrazione di episodi di vita vera e vissuta fino in fondo.

Proprio perché il mare non è mai davvero quieto, tranquillo e può essere l’inaspettato, il romanzo suggerisce implicitamente di guardare sempre con positività verso l’orizzonte. Chi leggerà dovrà dunque aspettarsi una continua mescolanza di situazioni, imprevisti, accadimenti che definiscono la molteplicità, la rischiosità, la magnificenza, la ricchezza e la sorpresa della poesia della vita. L’intreccio delle vicende, ambientate nella cittadina di Roseto Degli Abruzzi, di cui si descrive la bellezza paesaggistica della costa, ma anche della sua meravigliosa riserva naturale del Borsacchio, s’incunea nell’anima, dando spazio a momenti di passione travolgente e vera, nata un fortuito salvataggio nelle acque del mare, a momenti drammatici dell’esistenza, in cui la perdita di un figlio può minare per sempre un meraviglioso legame d’amore. Le vite e le speranze dei personaggi che si affidano alla potenza salvifica del mare, si inseguono, si mescolano, si scambiano come piccoli mulinelli, sul filo delle onde.Sono veri, reali, conosciuti i personaggi che animano la trama e Andreina ha operato una scelta precisa nell’individuazione dei protagonisti della sua storia.Si può ben dire che abbia voluto riunire “dentro la stessa rete” per dirla con un’immagine marinaresca, gli incontri significativi della sua esistenza e le importanti relazioni affettive ed amicali che nel corso degli anni è riuscita ad intessere, impegnando cura e attenzione. Una luce costante illumina tutti gli accadimenti: ora luminosa e tiepida come quando si parla di amore e di passione; ora grigia e opaca quando si narra di vicende dolorose, tristi, quasi scomode come l’ episodio di Marina con Giacomo.Tutta la luminosità della trama, in ogni sua forma, scinde le nebbie della memoria e quando trova uno spiraglio, emerge tutta la potenza dei sentimenti.Il romanzo è un cammino dentro noi stessi. Ciascuno di noi può ritrovarsi in qualche accadimento, può immedesimarsi in una delle circostanze così mirabilmente narrate, può emozionarsi per una parola pronunciata, intenerirsi per un gesto di amicizia, può adirarsi per un dolore che non si aspettava di poter provare, può incuriosirsi per una circostanza inusuale, stupirsi per un cenno inatteso. Esplorarne la trama significa sondare, annusare, tratteggiare, amare la vita e sarebbe una perdita incalcolabile rinunciare ad immergersi in questo sublime bagno emozionale.

L'AUTRICE

Andreina Moretti è nata il 21 febbraio del 1959 a Roseto degli Abruzzi. Da bambina aveva mille ideali e tanti sogni da realizzare, come quello di abolire le ingiustizie, le sofferenze e salvare il mondo.  La scrittura è diventata presto  il magico mondo in cui rifugiarsi dall’azione “terapeutica”. Ama leggere e meditare, sensibile e empatica preferisce ascoltare più che parlare. Poco propensa ad omologarsi con la massa, fermamente convinta che la creatività si alimenti con l’originalità e la spontaneità. Si definisce una “donna di mare” e per questo motivo preferisce gli spazi aperti e orizzonti azzurri. Dal suo matrimonio sono nati 6 figli: Matteo, Noemi, Benedetta, Monica, Angelica e Anastasia,All’epoca non immaginava che a tanti anni di distanza la sua stessa penna l’avrebbe sorpresa spingendola non più giovanissima, a rimettersi in gioco e reinventarsi. Ad Agosto 2015 ha pubblicato la sua opera prima “Nel cielo di Erode” seguita da “Aspettandoti” contenente la formula vincente di poesie e racconti di vita. Nel 2017 viene pubblicata la novella “La fontana del Santo” in cui si narra la storia del suo paese: Roseto degli Abruzzi. L’opera è stata riadattata in un originale musical dialettale, che verrà proposta con cadenza annuale sul litorale locale e nei comuni limitrofi. Sempre nel 2017 viene pubblicata l’originale raccolta di poesie “Odore di alga e luoghi nascosti”. Il 2018 è l’anno che vede la pubblicazione di due importanti romanzi “ Il cuore in tasca e i ricordi in valigia” e “Un uomo lento”. Nel 2019 pubblica una raccolta di poesie e aforismi “ Il sonno dei pesci” e il romanzo “ Il lungo sonno” . Nel 2020, l’anno della pandemia, dedica i suoi componimenti all’infanzia con  “La favola di Wuhan” e “CocciBella”. La pubblicazione del romanzo “Nel guscio della noce” ha dato vita all’Associazione “Il Guscio” contro la violenza di genere. Regista di un cortometraggio contro la violenza sulle donne liberamente tratto dal suo romanzo “Nel guscio della noce” che ha riscosso numerosi consensi.

Presidente dell’Associazione “Il guscio” contro ogni forma di violenza.

Presidente dell’associazione culturale “Sul sentiero”.

Fondatrice, autrice e regista della Compagnia teatrale “Attori per caso”.

Regista e scrittrice di un musical dialettale “La fontana del Santo”.

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