Il «Circuito del Castello» di Teramo - tra le più importanti gare automobilistiche disputate nell’immediato dopoguerra in Italia – ha contribuito fattivamente sia allo sviluppo della disciplina sportiva a livello nazionale sia alla ripresa sociale in atto in un paese segnato dagli eventi bellici.La gara voluta e realizzata dall’Automobile Club Teramo in undici edizioni che vanno dal 1949 al 1961 (senza il biennio 1957-’58) trova un comune denominatore che lega la figura di Berardo Taraschi, pilota e costruttore, agli uomini dell’Automobile Club locale, sodalizio già impregnato di storia e di passione sin dal 1924.

Con l’assenso di uomini ardimentosi, tutti protesi alla ricerca di un rinnovato slancio futuristico e accomunati dalla grande passione motoristica, Teramo vive la più bella stagione sportiva, in questo libro riprodotta dopo un lungo e difficoltoso lavoro di ricerca e di rielaborazione dati comparati, attraverso la pubblicistica, i documenti archivistici e le fonti ufficiali dell’A.C. Teramo. La corsa, alla quale parteciperanno tutti i più grandi piloti della categoria 750cc e le più importanti Case Costruttrici d’Italia e d’Europa, è una incredibile storia di sport e competizione, di velocità e passione, di rombi di motore e di traiettorie chiuse a millesimo di secondo, tutto condito da una partecipazione di pubblico che non ha avuto più eguali in Abruzzo.Per questa gara Teramo e l’Abruzzo si faranno conoscere in tutto il mondo: arriveranno infatti principi ed eredi delle più antiche famiglie statunitensi, i grandi piloti italiani, britannici ed elvetici che successivamente approderanno in Formula 1. Questa pubblicazione è dedicata al ricordo di quegli uomini che tennero alto il nome e il prestigio della città di Teramo e alle future generazioni, con la consapevolezza che soltanto riportando alla luce la memoria si può contribuire ad un futuro migliore.

L'AUTORE

Paolo Martocchia (Parma 1967), giornalista professionista e saggista, ha firmato per i principali gruppi editoriali italiani, e nel corso degli ultimi due decenni ha collegato la passione dell’automobilismo sportivo d’epoca al ruolo sociale che la disciplina sportiva ha ricoperto nella regione Abruzzo, dal secolo scorso ad oggi. I lavori si sono concentrati sia nell’ambito pubblicistico, sia nella ricerca storica: nel primo caso, seguendo le gesta di piloti, case automobilistiche e personaggi che continuano a tracciare il percorso iniziato nella prima metà degli anni Venti del secolo scorso dal marchese Diego De Sterlich; nel secondo caso, realizzando una serie di volumi, tra cui si ricordano: (con F. Santuccione, P. Smoglica, G. D’Orazio) Macchine precipitose. Velocità in Abruzzo da Ferrari a Trulli nel mito dell’eterna corsa in avanti (Hatria, 2019), (con F. Santuccione, P. Smoglica) Quando Chieti sfidava il vento (Hatria, 2019), Vincenzo Trifoni. L’avventura coloniale e automobilistica del pilota che amava Giulianova (Hatria, 2020), Aldo Serafini, Il pilota specialista delle curve su due ruote che sbalordì Caracas (Hatria, 2020). Attento alle politiche culturali e di sviluppo sociale della regione che lo ha adottato, auspica una legge regionale che valorizzi e tuteli il patrimonio storico che l’automobilismo sportivo ha prodotto nel corso dell’ultimo secolo offrendo, così la possibilità di un rinnovato slancio di promozione socio-culturale della regione Abruzzo nel comparto turistico.

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