Scampoli di vita di Mariacristina Ciriolo
112 pagine - formato 15x21 cm Prezzo: euro 12,00
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INTRODUZIONE
Ho con la poesia una storia d’amore molto tormentata. Arriva quando meno me lo aspetto, mi prende per mano e mi conduce lungo labirinti bui e silenziosi, insinuandosi, poi, negli spazi intermedi tra quel che è stato e quel che è infernale. In tutta la mia vita, ho dato alla parola il potere di disegnare il sentiero dell’assenza, della sconfitta, dell’ipotesi, dell’immaginazione, della menzogna. La poesia per me è ricordare fatti mai avvenuti, le vite precedenti, i pensieri assopiti, è un salto cieco e bizzarro verso altre possibilità. Un luogo sacro, un tempio di ricordi. Ho con la poesia una storia d’amore molto tormentata. Arriva quando meno me lo aspetto, mi prende per mano e mi conduce lungo labirinti bui e silenziosi, insinuandosi, poi, negli spazi intermedi tra quel che è stato e quel che è infernale.
In tutta la mia vita, ho dato alla parola il potere di disegnare il sentiero dell’assenza, della sconfitta, dell’ipotesi, dell’immaginazione, della menzogna. La poesia per me è ricordare fatti mai avvenuti, le vite precedenti, i pensieri assopiti, è un salto cieco e bizzarro verso altre possibilità. Un luogo sacro, un tempio di ricordi. Quella che oggi è “Scampoli di vita” inizialmente è nata come “Nostalgie”, la nostalgia delle cose che non iniziano. La nostalgia di corridoi intrisi di gioia, di gallerie e spiagge desolate. Una nostalgia di tenerezza e di rimpianto..Alla fine, quasi per assurdo, il titolo definitivo è stato “Scampoli di vita”. La scelta è stata determinata dal profondo significato della parola “scampolo”. Lo scampolo è un piccolo avanzo di tessuto, il ritaglio di stoffa che rimane a lavoro finito. Gli scampoli di vita come gli “scampoli di poesia“ li puoi trovare un po’ ovunque. Spesso, sono quelli appesi distrattamente alla vita di tutti i giorni. Nei miei scampoli di vita c’è tutto il mio caos, che poi si tramuta in cosmo. Ho capito prima del tempo il significato di smarrirsi, ritornare e poi esistere. E non c’è niente di più sensato di quello che sto facendo. Al mondo non esiste niente di più grande, niente di più necessario, niente che io possa desiderare di più in questa vita. Perché i terremoti emotivi scuotono la dimensione quotidiana e io ci fluisco dentro. Questo momento è consapevolezza totale, di quello che ho vissuto e di quello che sono, di quello che sento ma, soprattutto di quello che sono diventata. Ho tessuto la mia tela schizofrenica di parole e non vi è stato rimpianto. Mostrerò i miei mostri fino in fondo, l’animo fragile di tutti i miei “se”.La parola, la scrittura e alla fine la poesia compongono la perfetta diagnosi della mia luce e del mio buio.
Mariacristina Ciriolo
L'AUTRICE
Mariacristina Ciriolo, classe 1986 vive e lavora a Roseto degli Abruzzi. Mariacristina Ciriolo, classe 1986 vive e lavora a Roseto degli Abruzzi. Si diploma al Liceo Socio-psicopedagogico dove coltiva la passione per la scrittura e per il teatro antico. Si laurea dapprima a Urbino e successivamente a Chieti in Filologia Linguistica e tradizioni letterarie con una tesi su Ennio Flaiano. Appassionata di cinema e gran divoratrice di libri ha praticato la scrittura sin da bambina, questo è il suo primo libro.