Politica sui cookie per Hatria
Questa è la Cookie Policy per Hatria, accessibile da www.hatria.info

macchine precipitoseMacchine Precipitose

di Francesco Santuccione - Giorgio D’Orazio - Paolo Martocchia - Paolo Smoglica

 

240 pagine - formato 16,5x23 cm

Prezzo: euro 20,00

 

Un libro avvincente che ripercorre lo spirito della velocità in Abruzzo, «da Ferrari a Trulli», e richiama quel «mito dell’eterna corsa in avanti» così connaturato a questa regione in generale e alla città di Pescara in particolare. Macchine precipitose, dal roboante titolo dannunziano, è un'esaltazione consapevole e documentata di mille narrazioni, ufficiali e inedite, che si rincorrono e sorpassano nei decenni più ruggenti del secolo breve, dagli anni Venti della prima Coppa Acerbo fino all'ultima corsa su strada con il Gran Premio Pescara del 1957, senza dimenticare l'eredità più recente di questa vocazione automobilistica.

Testimone in presa diretta di quelle stagioni irripetibili è Francesco Santuccione, memoria storica dell'automobilismo abruzzese e non solo, che, assieme ai colleghi giornalisti Giorgio D'Orazio, Paolo Martocchia e Paolo Smoglica racconta momenti incredibili in cui l'Abruzzo puntava dritto al traguardo. Un volume che cattura il lettore lungo un percorso di pagine arricchite da suggestive immagini d'epoca, tra curve incredibili e rettilinei mozzafiato segnati dal motore della cronaca e di una narrazione alimentata da aneddoti e curiosità mai svelate. Attraverso i capitoli - saggi, cammei, articoli, interviste - si potranno incontrare il marchese de Sterlich e il principe Bira, Lulù Spinozzi e Guy Moll, Tazio Nuvolari ed Enzo Ferrari, Fangio e Moss, un giovane poeta come Roberto Roversi e un costruttore geniale come Berardo Taraschi. E poi ancora tanti nomi e fatti di un tempo andato, capacissimo però di rivivere in storie esaltanti come questa, un libro che lascia tornare con il pensiero a quei momenti in cui, come scriveva il Vate, «il furore gonfiò il petto dell’uomo chino sul volante della sua rossa macchina precipitosa, che correva l’antica strada romana con un rombo guerresco, simile al rullo d’un vasto tamburo metallico». 

GLI AUTORI

Francesco Santuccione, decano dei giornalisti abruzzesi nel settore automobilistico. Francesco Santuccione, decano dei giornalisti abruzzesi nel settore automobilistico. È stato commissario di percorso al Gran premio Pescara nel 1957, ha gestito la Scuderia Sagittario, non rinunciando a qualche prova in salita. Ha scritto la storia della Coppa Acerbo sul settimanale Autosprint diretto dall’amico Marcello Sabbatini. Ha seguito per numerose testate giornalistiche i maggiori avvenimenti motoristici negli anni ’50 e ’60.Ha lavorato nella redazione teramana del quotidiano Le Notizie; ha collaborato con il quotidiano Il Centro; ha scritto insieme a Paolo Smoglica, per l’editore Carsa, Le svolte di popoli 40 anni di corse in salita, nel 2002. Sempre insieme a Smoglica ha scritto, per Geco, Il circuito di Pescara 1924-1939. Nel 2006 per la Provincia di Chieti ha collaborato alla realizzazione della mostra e del catalogo W Fangio.

Paolo Smoglica, giornalista professionista dal 1994. Dal 1980 al 1992 è segretario della sezione cinema del Premio Flaiano. Nel 2002 per Carsa, insieme a Francesco Santuccione, realizza il volume Le Svolte di Popoli. Nel 2003, ancora con Santuccione, realizza per l’editore Geco, Il circuito di Pescara 1924-1939. Nel 2004 due capitoli sul volume L’Abruzzo del Novecento, edito da Ediars, su cinema e sport. Nel 2006 per la Provincia di Chieti ha collaborato alla realizzazione della mostra e del catalogo W Fangio. Nel 2007, sempre per conto della Provincia di Chieti, collabora alla realizzazione del catalogo da Rocco Marchegiano a Rocky Marciano. Nel 2013 ha scritto Le ali della creatività, l’avventura imprenditoriale della famiglia Pomilio dal 1917 a oggi. Nel 2016, con Luigi Mastrangelo e Paolo Martocchia ha scritto per Epigrafia editrice Il pallone e il Delfino, storia sociale del calcio a Pescara. Nel 2018 per Typimedia ha realizzato La storia di Pescara.

Giorgio D’Orazio Vinditti (Atri, 1986), dopo la maturità classica a Pescara si è laureato in giurisprudenza a Bologna. Giornalista professionista per Le Guide di Repubblica, ha scritto o scrive per Il Giornale dell’Arte, Il Sole 24 Ore/Domenica e diverse altre testate. Entrato in contatto per i propri lavori con diversi poeti, scrittori, artisti e cantautori italiani, nel 2010 è chiamato da Roberto Roversi tra i collaboratori del “Foglio degli Eremiti”. Ha pubblicato con diversi editori e case discografiche poesia, narrativa, saggistica e canzoni. Cura diverse mostre ed iniziative di arte, fotografia, architettura, letteratura e storia locale, firmando contributi critici e saggistici per cataloghi, libri e altre pubblicazioni, in Italia e all’estero. Dirige l’Archivio De Domizio Durini a Bolognano, occupandosi principalmente dell’opera di Joseph Beuys. Appassionato di MG, è innamorato dei cavalli trottatori della scuderia di suo zio e dell’olio extravergine d’oliva “Podere del Colonnello” che produce nell’azienda agricola di famiglia sulle colline teramane di Silvi.

Paolo Martocchia, giornalista professionista, saggista ed operatore culturale. È corrispondente di «Avvenire» e del «Messaggero Abruzzo».Paolo Martocchia, giornalista professionista, saggista ed operatore culturale. È corrispondente di «Avvenire» e del «Messaggero Abruzzo».Ha curato la ristampa di “Filippo Corridoni, Sindacalismo e Repubblica” (Idrovolante), è stato coautore del volume “Il pallone e il Delfino. Storia sociale tra D’Annunzio e Flaiano per gli 80 anni della Pescara calcio”, ed ha prodotto due monografie sulla città di Silvi.Antesignano della categoria Freelance, ha collaborato con: Il Sole 24 Ore, Libero, Repubblica, Gazzetta dello Sport, Il Mattino, L’Unità e con altre testate regionali, tra cui La Gazzetta di Parma, la prima testata editoriale italiana.È stato docente di Storia di giornalismo presso la Scuola di Eccellenza “G. Acquaviva” dell’Istituto A. Zoli di Atri.

Cerca

f t g